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sabato 18 agosto 2012

L'epica della creazione - Parte I

Tra i resti portati alla luce  da Layard fra le rovine della Biblioteca di Assurbanipal a Ninive,  ce n'era uno che narrava la Creazione in maniera molto simile a come viene raccontata nel libro de La Genesi. I frammenti delle tavolette, rimessi insieme, dimostravano che esisteva un testo accadico, scritto in antico babilonese, che parlava di  una certa divinità che creò il Cielo e la Terra e tutto ciò che stava sulla Terra, compreso l'Uomo.
Troveremo qui molte analogie con la versione biblica.
Il racconto biblico della Creazione comincia con la creazione del Cielo e della terra, il testo mesopotamico invece, chiamato oggi "Epica della Creazione", è una  cosmogonia, che narra di eventi primordiali e ci riporta al principio dei tempi.
Fu "Quando nell'alto il Cielo non aveva ancora un nome e in basso anche il duro suolo [la Terra] non aveva nome" ci spiega il racconto, che da una coppia di corpi celesti primordiali ebbe origine una serie di "dèi" celesti. Quando questi esseri celesti aumentarono, cominciarono a fare un grande caos, disturbando il Padre primordiale. Il suo fedele messaggero lo incoraggiò a trattare con severità i giovani dèi, ma loro si allearono contro di lui e gli rubarono i suoi poteri creativi. La Madre primordiale, allora, tentò di vendicarsi, ma il dio che aveva capitanato la rivolta contro il Padre primordiale lanciò una nuova proposta, quella di invitare  il suo giovane figlio a unirsi all'assemblea e di dargli  la supremazia, affinché lui, da solo,  potesse combattare contro la loro Madre. Ottenuta la supremazia, il giovane dio (Marduk) affrontò la madre, la sconfisse e la divise in due parti: con una parte creò il Cielo e con l'altra la Terra.
Il dio Marduk
Venne così fissato un ordine preciso nei cieli, ad ogni dio celeste venne assegnata una posizione permanente. Sulla Terra creò i mari, i fiumi, le montagne, le stagioni e la vegetazione. Poi diede a tutti, dèi e uomini, compiti e comandamenti. Marduk venne così proclamato dagli dèi, divinità suprema. Quando vennero poi scoperti altre tavolette e frammenti, divenne chiaro che questo non era un semplice testo letterario, ma la piu' sacra opero-religiosa di babilonia. La versione babilonese mirava a propagandare la supremazia di Marduk, pertanto faceva di lui l'artefice della Creazione, ma diverse prove dimostrano che in realtà quest'opera cercò di adattare alle "esigenze di stato" antichi racconti sumerici, che avevano come protagonisti Anu, Enlil e Ninurta. 

(materiale tratto da " Il pianeta degli dei" di Zecharia Sitchin - piemme bestseller)

Nel prossimo post vedremo come cercando di interpretare il racconto come esso appare, e guardandolo come una semplice comunicazione di accadimenti  cosmologici così come i Nefilim  li avevano spiegati ai Sumeri, troveremo nell' ''Epica della Creazione"  una spiegazione incredibilmente perfetta degli avvenimenti che si sono svolti nel nostro sistema solare.




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