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giovedì 30 agosto 2012

Riflessioni

Ogni viaggio ha almeno una sosta, prima di proseguire verso la nostra "avventura" alla scoperta delle origini dell'umanità, mi piacerebbe avere con voi uno scambio di idee. Cosa ne pensate dell' Epica della creazione? Avete una vostra teoria a riguardo? Conoscete già l'argomento, i libri di Zecharia Sitchin, o per voi è un'assoluta novità?
Lasciate un commento al post e ... restate connessi!




martedì 28 agosto 2012

L'Epica della Creazione- Parte IV (ultima parte)

Nel primo scontro, Marduk aveva lasciato Tiamat con un profondo squarcio e priva di vita; ma la sua fine sarebbe stata determinata in seguito da ulteriori scontri tra i due. Kingu, il capo dei satelliti di Tiamat, avrebbe combattuto con Marduk, anch'egli separatamente. 
I pianeti girano attorno al Sole in senso antiorario mentre molte comete si dirigono nella direzione contraria. L'astronomia non ha una spiegazione, ma sappiamo che Marduk procedendo in senso orario distrusse e fece disperdere i satelliti piu' piccoli di Tiamat che trasformandosi in piccole comete vennero influenzate dalla spinta gravitazionale di Marduk.  Conclusa la battaglia Marduk si impossessò dell' orbita gravitazionale indipendente di Kingu. 
Il destino di Marduk era dunque quello di tornare (a cicli) sempre sul luogo della battaglia.
Una volta completata la sua prima orbita introno al Sole Marduk tornò ad affrontare Tiamat, la divise a metà, le "spezzò" in due la parte superiore.  
Poi il Vento del Nord, un altro satellite di Marduk, andò contro la metà superiore separata e la brutalità dello scontro portò questa parte (che sarebbe poi diventata la Terra)  in un'orbita totalmente nuova per qualsiasi altro pianeta. Questo scontrò portò quindi  alla creazione della Terra.
Diversa fu la sorte della parte inferiore si Tiamat che, durante il secondo giro orbitale di Marduk venne colpita da quest'ultimo e fu ridotta in frantumi. I pezzi vennero schiacciati  e formarono una sorta di bracciale che fungeva da separazione tra i pianeti interni e quelli esterni. Venne così creata la Grande Fascia, la fascia degli asteroidi.
Ecco così spiegata la creazione di Terra e Cielo.
La Terra ricevette una sua orbita intorno al Sole grazie al Vento del Nord che la spinse nella sua nuova postazione, nacquero così le stagioni ed il susseguirsi di giorno e notte.
Concetto che ritroviamo anche nella Bibbia
E Dio disse: <<Che vi sia Luce nel Cielo schiacciato, per dividere il Giorno dalla Notte; e che siano segni celesti per le stagioni e per i Giorni e per gli Anni>>.
(materiale tratto da " Il pianeta degli dei" di Zecharia Sitchin - piemme bestseller) 


Siamo così arrivati alla nascita della Terra e del Cielo, il nostro pianeta è quindi frutto di una battaglia celeste tra Marduk e Tiamat.  In questo post ho racchiuso gli elementi piu' fondamentali dell' Epica della creazione, se volete approfondire l'argomento vi invito ovviamente a leggere "Il pianeta degli dei" dove il professor Sitchin spiega  anche le varie similitudini tra questo testo e la stessa Bibbia.
Nei prossimi articoli parleremo degli anunnaki, del perchè decisero di fare del pianeta Terra la loro seconda "dimora", del perchè sono così importanti nella storia dell'uomo.

Restate connessi!





martedì 21 agosto 2012

L'Epica della Creazione - Parte III

Nella seconda parte dell' "Epica della creazione" eravamo rimasti dunque al pianeta Marduk che si dirigeva verso Tiamat. 

Per l'epica e per la cosmogonia mesopotamica era molto  importante il satellite principale di Tiamat, il suo nome era KINGU. Soggetto a spinte gravitazionali contrastanti, questo grande satellite di Tiamat cominciò a dirigersi in direzione di Marduk, assumendo una traiettoria orbitale tutta sua. A quel punto i pianeti esterni cominciarono a protestare perchè a Kingu era stata data una Tavola dei Destini (cioè un'orbita propria). A Marduk venne così affidato il compito di sconfiggere Tiamat (e Kingu) , il pianeta accettò, ma ponendo una condizione, che Marduk stesso e il suo "destino" (la sua orbita attorno al Sole) fossero dichiarati superiori tra tutti gli altri dèi celesti. Gli altri pianeti non esitarono ad accettare. Le loro forze gravitazionali combinate avevano spinto la traiettoria orbitale di Marduk  verso una collisione con Tiamat. Le armi principali di Marduk erano i suoi satelliti, i quattro "venti" che Urano gli aveva dato quando gli era passato accanto, erano i Venti del Nord, del Sud, dell'Est e dell'Ovest. Passando poi vicino a Saturno e Giove, e influenzato dalla loro fortissima spinta gravitazionale, Marduk  generò altri tre satelliti: Vento del Mare, Turbine di Vento e Vento senza Pari. Gli avversari erano pronti ad affrontarsi. Ma piu' i due pianeti si avvicinavano, piu' l'orbita di Marduk diventava irregolare.
Anche i satelliti di Marduk iniziarono a spostare il loro corso, sembrava quasi che i due rivali fossero destinati a non darsi battaglia, in quanto non riuscivano a incontrarsi.
I venti di Marduk  entrano in collisione con Tiamat
e con la sua "schiera" (comandata da Kingu)
Ma lo scontro doveva avvenire. Piu' Marduk si avvicinava, piu' la furia di Tiamat aumentava, il pianeta però continuava il suo percorso. Il racconto dell' "Epica della Creazione" passa così a descrivere la battaglia, alla quale seguì la creazione del Cielo e della Terra. 
Ecco quindi  una teoria  originale per spiegare gli enigmi celesti che ci si presentano . Un sistema solare instabile, formato dal Sole e da nove pianeti, fu invaso da questo grande pianeta, somigliante a una cometa, che proveniva dallo spazio aperto. Per primi incontrò Nettuno; quando poi passò nelle vicinanze di Urano, Saturno e Giove, la sua traiettoria venne deviata verso il centro del sistema solare ed esso diede vita a sette satelliti. Era dunque destinato a scontrarsi con il pianeta con la quale si sarebbe successivamente incontrato, Tiamat. 
I due pianeti invece non si scontrarono, un fatto assolutamente rilevante  dal punto di vista astronomico: furono i satelliti di Marduk ad andare in collisione con  Tiamat, non lo stesso Marduk. Essi aprirono nel corpo di Tiamat un'enorme squarcio; poi Marduk scagliò una gigantesca scarica elettrica aprendosi la strada nelle viscere di Tiamat, la <<freccia spense il soffio vitale>>-  praticamente neutralizzò le forze e i campi elettromagnetici di Tiamat e in questo modo li "spense".
(materiale tratto da " Il pianeta degli dei" di Zecharia Sitchin - piemme bestseller)

Siamo dunque finalmente arrivati allo scontro tra Marduk e Tiamat, nel prossimo post vedremo il seguito di questa battaglia che portò alla creazione del pianeta Terra. 

Restate connessi!



domenica 19 agosto 2012

L'epica della creazione - Parte II

Nella distesa dello spazio esistono solo tre corpi: AP.SU ("uno che esiste fin dal principio"); MUM.MU  ("uno che è nato") e TIAMAT ("vergine della vita"). Gli elementi fondamentali dell'universo, dispensatori di vita, erano mescolati in Apsu e Tiamat. Apsu, perciò è il Sole, il suo aiutante piu' fidato è Mummu (il suo messaggero), una descrizione che corrisponde in modo perfetto a Mercurio, il piccolo pianeta che corre attorno al suo gigantesco padrone (anche i Greci e i Romani avevano questo concetto del dio-pianeta Mercurio: il veloce messaggero degli dèi). Piu' in là c'èra Tiamat rivale di Marduk, che quest'ultimo avrebbe in seguito mandato in frantumi, il "pianeta mancante". In epoca primordiale, però, essa fu la prima Vergine Madre della prima Divina Trinità. Lo spazio tra lei è Anu non era vuoto, bensì occupato dagli elementi  primordiali di Apsu e Tiamat.
(materiale tratto da " Il pianeta degli dei" di Zecharia Sitchin - piemme bestseller) 
Il professor Sitchin in queste pagine ci porta lungo un'affascinante percorso che può sembrare complicato ma in realtà è assolutamente logico. Veniamo così a conoscere man mano la creazione del nostro sistema solare, pianeta per pianeta. Passiamo però al fulcro, alla battaglia finale tra Marduk e Tiamat, alla nascita del pianeta Terra.

Marduk ai tempi, era ancora un pianeta giovane, avvicinandosi agli altri pianeti stimolava in questi emissioni elettriche e di altro tipo. Ma ciò che maggiormente conferma l'interpretazione del professore dell' "Epica della Creazione" è l'accenno che si fa nel testo di dieci corpi celesti, il Sole e altri nove pianeti.
Seguendo il velocissimo cammino di Marduk ci viene spiegato che quest'ultimo dapprima passa vicino al pianeta che lo ha creato, ovvero che lo ha spinto nel sistema solare, il pianeta Ea (Enki)/Nettuno. Man mano che Marduk si accosta a Nettuno, la spinta gravitazionale di quest'ultimo sul nuovo arrivato cresce d'intensità, fino a curvarne la rotta.
 Quando passò accanto a Ea/Nettuno, l'attrazione gravitazionale fece gonfiare un lato di Marduk, come se avesse una "seconda testa", ma non si distaccò nessun frammento.
Una volta arrivato nei pressi di Anu/Urano i frammenti di materia iniziarono a staccarsi dal corpo centrale del pianeta, dando vita a quattro satelliti di Marduk. chiamati "venti", i quattro furono gettati in un'orbita veloce attorno a Marduk.
Durante il percorso il pianeta venne poi afferrato dall'enorme forza gravitazionale e magnetica del gigante Anshar/Saturno e poi da Kishar/Giove. La sua traiettoria fu deviata ulteriormente all'interno, verso il centro del sistema solare, in direzione di  Tiamat.
(materiale tratto da " Il pianeta degli dei" di Zecharia Sitchin - piemme bestseller)

Finisce qui la seconda parte, nella terza parleremo della battaglia (lo scontro) tra Marduk e Tiamat e di come  venne a crearsi il pianeta Terra. Ci tengo a precisare (come potrete sempre leggere sotto ogni testo) che i brani sono tratti da alcuni stralci dalle opere di Zecharia Sitchin che qui riassumo o talvolta trascrivo "interamente" (seppur in modo parziale); è l'unico modo per potervi spiegare un argomento tanto affascinante quanto complicato da riportare e non volendo lasciare nessuna lacuna nei dettagli tecnici  preferisco riportarvi le parole (anche se riassunte) dello stimato professore!  

sabato 18 agosto 2012

L'epica della creazione - Parte I

Tra i resti portati alla luce  da Layard fra le rovine della Biblioteca di Assurbanipal a Ninive,  ce n'era uno che narrava la Creazione in maniera molto simile a come viene raccontata nel libro de La Genesi. I frammenti delle tavolette, rimessi insieme, dimostravano che esisteva un testo accadico, scritto in antico babilonese, che parlava di  una certa divinità che creò il Cielo e la Terra e tutto ciò che stava sulla Terra, compreso l'Uomo.
Troveremo qui molte analogie con la versione biblica.
Il racconto biblico della Creazione comincia con la creazione del Cielo e della terra, il testo mesopotamico invece, chiamato oggi "Epica della Creazione", è una  cosmogonia, che narra di eventi primordiali e ci riporta al principio dei tempi.
Fu "Quando nell'alto il Cielo non aveva ancora un nome e in basso anche il duro suolo [la Terra] non aveva nome" ci spiega il racconto, che da una coppia di corpi celesti primordiali ebbe origine una serie di "dèi" celesti. Quando questi esseri celesti aumentarono, cominciarono a fare un grande caos, disturbando il Padre primordiale. Il suo fedele messaggero lo incoraggiò a trattare con severità i giovani dèi, ma loro si allearono contro di lui e gli rubarono i suoi poteri creativi. La Madre primordiale, allora, tentò di vendicarsi, ma il dio che aveva capitanato la rivolta contro il Padre primordiale lanciò una nuova proposta, quella di invitare  il suo giovane figlio a unirsi all'assemblea e di dargli  la supremazia, affinché lui, da solo,  potesse combattare contro la loro Madre. Ottenuta la supremazia, il giovane dio (Marduk) affrontò la madre, la sconfisse e la divise in due parti: con una parte creò il Cielo e con l'altra la Terra.
Il dio Marduk
Venne così fissato un ordine preciso nei cieli, ad ogni dio celeste venne assegnata una posizione permanente. Sulla Terra creò i mari, i fiumi, le montagne, le stagioni e la vegetazione. Poi diede a tutti, dèi e uomini, compiti e comandamenti. Marduk venne così proclamato dagli dèi, divinità suprema. Quando vennero poi scoperti altre tavolette e frammenti, divenne chiaro che questo non era un semplice testo letterario, ma la piu' sacra opero-religiosa di babilonia. La versione babilonese mirava a propagandare la supremazia di Marduk, pertanto faceva di lui l'artefice della Creazione, ma diverse prove dimostrano che in realtà quest'opera cercò di adattare alle "esigenze di stato" antichi racconti sumerici, che avevano come protagonisti Anu, Enlil e Ninurta. 

(materiale tratto da " Il pianeta degli dei" di Zecharia Sitchin - piemme bestseller)

Nel prossimo post vedremo come cercando di interpretare il racconto come esso appare, e guardandolo come una semplice comunicazione di accadimenti  cosmologici così come i Nefilim  li avevano spiegati ai Sumeri, troveremo nell' ''Epica della Creazione"  una spiegazione incredibilmente perfetta degli avvenimenti che si sono svolti nel nostro sistema solare.




Il sigillo sumero va/243

Un sigillo accadico del III millennio a.C. (catalogato con la sigla va/243) rappresenta i corpi celesti in modo molto anomalo per un'epoca così remota. Possiamo notare che i "puntini" che circondano la stella, rappresentano in realtà dei globi che nella forma e nell'ordine richiamano quelli del pianeta solare. C'è però un altro pianeta, a noi sconosciuto, molto piu' grande della Terra ma piu' piccolo di Giove e Saturno che sono posizionati dopo di lui.
Il sigillo sumero quindi, che tratta la Luna come un vero e proprio corpo celeste, mostra tutti i pianeti che conosciamo anche noi oggi, con le stesse dimensioni e nel giusto ordine (ad eccezione di Plutone). Questo sigillo però (risalente a circa 4.500 anni fa) ci dice anche che esisteva (o era esistito) un altro grande pianeta tra Marte e Giove. Questo pianeta è Nibiru, il pianeta dei Nefilim.

(materiale tratto da " Il pianeta degli dei" di Zecharia Sitchin - piemme bestseller)

I Sumeri perciò conoscevano il nostro sistema  solare già  molto tempo prima delle scoperte astronomiche fatte da Copernico e Galileo.  Nel prossimo post faremo però un passo indietro, ci occuperemo delle origini...della creazione del nostro pianeta, la Terra.

venerdì 17 agosto 2012

Si parte...benvenuti!


Benvenuto a te amico lettore, che ti sei ritrovato su questo blog per curiosità, per rispondere a qualche interrogativo, per noia, o semplicemente per sbaglio! "Il Dodicesimo Pianeta" nasce da un mio interesse sviluppatosi leggendo il primo libro delle "Cronache terrestri" di Zecharia Sitchin, intitolato "Il pianeta degli dei". Penso che ognuno di noi almeno una volta nella vita si sia posto almeno una di queste domande: " Chi ci ha creati?" , "Dio esiste davvero?", "Siamo soli in questo universo o ci sono altre forme di vita?"
Se volete una risposta o per lo meno siete interessati a conoscere una teoria del tutto rivoluzionaria (ma basata su fonti attendibili e per nulla fantascientifiche, al contrario di quanto si possa pensare!) allora siete nel posto giusto!

Ah dimenticavo... mi chiamo Michael e vi accompagnerò verso questa avventura!